Gli impianti di trattamento dell’aria

Per impianti di trattamento dell’aria e/o di climatizzazione, definiti in gergo tecnico impianti aeraulici o impianti HVAC dall’acronimo inglese Heating, Ventilation and Air Conditioning, si intendono tutti quei dispositivi e quegli elementi impiantistici che occorrono a garantire il corretto ricambio ed il trattamento dell’aria (riscaldamento, raffrescamento, umidificazione/deumidificazione) all’interno degli ambienti civili ed industriali.
Il corretto funzionamento di questi impianti è un requisito essenziale per l’abitabilità dei locali in quanto la salute ed il confort di coloro che trascorrono del tempo all’interno degli immobili dipendono da una loro corretta manutenzione, pulizia e sanificazione. Legge italiana prescrive che gli impianti HVAC siano sottoposti a controlli ripetuti nel tempo e ad interventi periodici di bonifica finalizzati a garantirne l’efficienza tecnica e l’idoneo stato igienico.Il mancato rispetto delle prescrizioni normative può causare gravi conseguenze alla salute delle persone che risiedono all’interno di locali serviti da impianti non salubri.

Le precarie condizioni igieniche dovute alla presenza di polveri e microrganismi patogeni quali virus, batteri, funghi muffe etc., possono portare all’insorgere di disturbi e patologie che possono spaziare da lievi disagi, identificati con la cosiddetta Sindrome dell’Edificio Malato, a vere e proprie patologie persino mortali definite Malattie Correlate agli Edifici.

Poiché una maggiore esposizione aumenta proporzionalmente il rischio, la legge italiana è particolarmente attenta a tutelare i lavoratori che all’interno dei locali chiusi sono obbligati a passare molte ore ogni giorno.

La Sindrome dell’Edificio Malato

Per Sindrome dell’Edificio Malato o SBS (dall’inglese Sick Building Syndrome) si intende un insieme di sintomi aspecifici e dall’eziologia incerta (es. irritazioni cutanee, difficoltà di respirazione, disagio sensoriale etc.) che colpiscono le persone che frequentano per alcune ore edifici dotati in genere di impianti di ventilazione meccanica e di condizionamento a ricircolo. 
Normalmente i sintomi sono di lieve entità e vengono smaltiti poco dopo l’uscita dall’edificio, tuttavia un’esposizione prolungata e quotidiana, come avviene nei luoghi di lavoro, può portare ad un aggravamento e ad una cronicizzazione della sintomatologia. Oltre al danno per la salute dei lavoratori, ciò comporta un aumento delle assenze per malattia con relativa perdita di produttività ed efficienza per le aziende. 
Alcuni studi condotti in diversi paesi su uffici ed altri immobili ad uso pubblico hanno rivelato una frequenza di disturbi tra gli occupanti compresa tra il 15% e il 50%. 

Numerose indagini svolte su edifici in cui sono stati segnalati problemi di salute o di comfort dagli occupanti hanno dimostrato che quasi nella metà dei casi il problema principale era costituito da una ventilazione inadeguata che causava la concentrazione di alcuni composti chimici negli ambienti chiusi. 

La mancata o non corretta manutenzione, pulizia e sanificazione periodica degli impianti di ventilazione porta ad una riduzione dei volumi di aria trattata, all’accumulo di sostanze nocive e di agenti patogeni che possono causare i sintomi descritti come SBS.

Terminale sporco

Le Malattie Correlate agli Edifici – Building-Related Illnesses

Negli ultimi decenni autorevoli studi medici hanno messo in correlazione la qualità dell’aria indoor con un’ampia gamma di fastidi fisici e di malattie a carico dei lavoratori che causano non solo assenze e perdite di produttività ma anche gravi patologie potenzialmente fatali.
Potenzialmente molto più gravi dei sintomi riscontrati nella SBS sono quelli legati ad un fenomeno simile definito: “Malattie correlate all’edificio” (in inglese Building-Related Illnesses) che comprende altre patologie, come la Legionellosi, che possono essere contratte per la frequentazione dei luoghi di lavoro con precarie condizioni igieniche degli impianti di trattamento aria e delle reti idriche ma che non si risolvono spontaneamente al di fuori dell’edificio.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità le Malattie Correlate agli Edifici sono patologie permanenti e clinicamente diagnosticabili risultanti da un’esposizione prolungata all’aria indoor contaminata”.  

In letteratura sono state individuate sette varianti di patologie che, non essendo altrettanto diffuse al di fuori della categoria dei lavoratori, sono state correlate agli edifici adibiti a luoghi di lavoro: 

  • Polmonite da ipersensibilità o febbre da umidificatore
  • Asma da costruzione o rinite allergica
  • Sindromi infettive quali:
  • Legionellosi
  • Febbre di Pontiac
  • Febbre Q
  • Dermatite da costruzione
  • Sindromi fastidiose e irritative
  • Sindromi da intossicazione
  • Isteria di massa

Com’è evidente alcune di queste patologie sono direttamente collegate alla qualità dell’aria respirata dagli occupanti dell’edificio e quindi allo stato di efficienza e di igienicità degli impianti di trattamento e condizionamento dell’aria.  

È bene notare che alcune di queste patologie sono malattie molto gravi tanto da essere potenzialmente mortali. Il batterio della Legionella, ad esempio, può portare alla “Legionellosi” o “Malattia del Legionario” che nella forma più grave presenta un tasso di mortalità tra il 10 ed il 15% dei casi.   

 

Per maggiori informazioni sulla Legionella visita il sito: www.prevenzionelegionella.it